
Indice
Introduzione
Possedere una casa può sembrare una sicurezza, un punto fermo nella vita. Ma quando si accumulano debiti — con banche, finanziarie, Agenzia delle Entrate, fornitori o ex soci — la casa rischia di diventare il bersaglio principale dei creditori. È naturale chiedersi: rischio davvero di perdere tutto? Possono portarmi via la mia abitazione? Ho qualche tutela?
Questo articolo ti aiuterà a capire: – quali sono i veri rischi legati alla casa in presenza di debiti; – cosa prevede la legge italiana (in particolare il Codice della Crisi); – come proteggere l’immobile, quando è possibile; – quali sono le strategie legali per difendersi e ripartire.
Quando la casa è davvero a rischio?
In linea generale, la casa può essere aggredita dai creditori in presenza di debiti non pagati. Tuttavia, ci sono delle distinzioni importanti da fare:
La prima casa è sempre impignorabile?
No. La prima casa è impignorabile solo da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ma a precise condizioni: – l’immobile non deve essere di lusso (categorie A/1, A/8, A/9); – deve essere l’unico immobile di proprietà; – deve essere adibito ad abitazione principale.
Nel linguaggio comune, “impignorabile” significa che non può essere sottoposta a pignoramento, e quindi non può essere messa all’asta per il recupero dei crediti da parte di Agenzia Entrate Riscossione.
Se anche solo uno di questi requisiti non è rispettato, la casa può essere pignorata.
Fonte: art. 76, D.P.R. 602/1973 – Agenzia Entrate Riscossione
E i creditori privati (banche, finanziarie)?
Diversamente da quanto previsto per l’Agente della Riscossione, creditori privati possono pignorare anche la prima casa, purché l’immobile sia intestato al debitore e ci siano i presupposti legali (es. titolo esecutivo, precetto).
Debiti e casa: i casi più frequenti
Ecco alcune situazioni tipiche in cui la casa può essere messa a rischio:
- Mutuo non pagato: la banca ha diritto ad avviare l’esecuzione forzata e mettere l’immobile all’asta.
- Debiti con l’Agenzia delle Entrate superiori a 120.000 €: se non è prima casa, può procedere al pignoramento.
- Fideiussioni prestate per la società: anche se il debito è della società, il creditore può rivalersi sul garante.
- Debiti verso ex soci o familiari: anche le obbligazioni civili possono portare a un’esecuzione immobiliare.
Un dato che preoccupa: oltre 78.000 immobili in asta nel 2024
Secondo un’indagine pubblicata da Finanza.Repubblica.it, in Italia sono stati 78.477 gli immobili finiti all’asta nel 2024, pari a circa 215 ogni giorno.
Il 54% di questi riguarda abitazioni residenziali (appartamenti, ville, mansarde) spesso colpite da mutui non pagati, debiti fiscali o esecuzioni legate a fideiussioni.
Questo dato conferma che il rischio di perdere la casa non è solo teorico, ma una realtà che ogni giorno coinvolge famiglie e persone in difficoltà economica.
Come tutelare la casa?
1. Verificare la situazione patrimoniale e debitoria
Un’analisi preliminare fatta da un avvocato permette di capire se il patrimonio è a rischio imminente, se ci sono già atti interruttivi della prescrizione o iscrizioni ipotecarie.
2. Avviare una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento
Chi è non fallibile (es. privato, ex imprenditore, professionista) può ricorrere alle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. 14/2019). Tra queste:
- Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
- Concordato minore
- Liquidazione controllata del patrimonio
Nel piano del consumatore e nel concordato minore, in presenza di determinate condizioni, il giudice può autorizzare il mantenimento della casa, specie se l’abitazione è ritenuta necessaria per il nucleo familiare e il valore di mercato dell’immobile non è tale da soddisfare una parte significativa dei creditori. Tuttavia, nella liquidazione controllata del patrimonio, la casa viene normalmente venduta, salvo rari casi in cui essa non abbia alcun valore realizzabile per i creditori.
3. Piano di pagamento sostenibile
Il piano può prevedere il pagamento di una parte dei debiti (anche in misura ridotta), tutelando la casa come bene essenziale quando la legge lo consente. In alternativa, si può valutare di vendere l’immobile a un prezzo congruo, evitando che venga svenduto all’asta.
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Il ruolo dell’avvocato: non aspettare il pignoramento
Spesso si rivolgono a noi persone che hanno già ricevuto l’atto di pignoramento. Ma è molto più efficace agire prima:
- per evitare l’iscrizione dell’ipoteca;
- per fermare un’eventuale vendita all’asta;
- per gestire il rapporto con i creditori in sede protetta (procedura OCC).
Solo un avvocato che conosce il Codice della Crisi e le sue applicazioni concrete può guidarti nella scelta della procedura più adatta e nella preparazione della proposta.
Domande Frequenti (FAQ)
Posso vendere la casa per evitare il pignoramento?
Sì, ma non è sempre la soluzione migliore. È bene prima capire se ci sono alternative più tutelanti e se la vendita rischia di essere impugnata come atto in frode ai creditori.
Se vendo la casa, i debiti spariscono?
No. I debiti restano, anche se si vende l’immobile. Solo una procedura di esdebitazione può liberare legalmente dai debiti residui.
La casa intestata a un familiare è al sicuro?
Dipende. Se l’intestazione è stata fatta da poco, può essere revocata con un’azione revocatoria. Serve un’analisi giuridica.
Conclusione: agisci prima che sia tardi
Avere una casa non significa essere al sicuro se si hanno troppi debiti. Tuttavia, esistono soluzioni legali e concrete per proteggere il proprio immobile e uscire dalla spirale del sovraindebitamento.
Allo Studio Legale Paganini Bellini aiutiamo ogni giorno persone come te a salvare la casa e ritrovare serenità economica.
Contattaci per una consulenza riservata: valuteremo insieme se ci sono le condizioni per avviare una procedura di composizione della crisi.
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