I permessi lavorativi per donazione sangue

Potrebbe succedere, infatti, che il prelievo nel giorno stabilito e comunicato previamente al datore di lavoro non venga effettuato per inidoneità del lavoratore.

In questi casi, il medico del Centro rilascerà al lavoratore un certificato che attesta la mancata o parziale donazione e dovrà chiaramente essere presentato al proprio datore di lavoro per aver diritto comunque alla retribuzione della giornata lavorativa e dei contributi figurativi.

Quindi gli aspiranti donatori, lavoratori dipendenti, che verranno ritenuti non idonei alla donazione, avranno diritto al permesso retribuito che coprirà solo il tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e le relative procedure.

La non idoneità alla donazione è comunque certificata dal medico trasfusionista e anche tale certificazione andrà consegnata al datore di lavoro.

È bene precisare che, in tutti i casi, La giornata lavorativa retribuita non spetta ai lavoratori autonomi e ai lavoratori iscritti alla “Gestione separata” INPS, ossia i liberi professionisti, per i quali non è prevista alcuna specifica cassa previdenziale.