La riforma “Cartabia” e il processo penale telematico

Semplicità e accelerazione diventano cardini principali della riforma che punta chiaramente all’efficienza del processo penale e alla celere definizione dei procedimenti giudiziari, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi del P.N.R.R.

Ma come? 

Vediamo alcuni punti e alcuni interventi: 

• Notificazioni: oltre alla notifica a mezzo pec ed al domicilio digitale come regola generale si segnala che le notifiche successive alla prima saranno effettuate soltanto mediante consegna al difensore di fiducia o a quello nominato d’ufficio;
• Indagini preliminari: l’efficienza della fase delle indagini è perseguita, anche attraverso una ridefinizione dei termini per la conclusione delle indagini preliminari e di presupposti e durata della proroga.
• Giudizio: la riforma estende, ad esempio, le ipotesi di citazione diretta a giudizio, introducendo nel catalogo di cui all’ 550 c.p.p. una serie di fattispecie la cui pena edittale è compresa tra i quattro e i sei anni e che non presentano rilevanti difficoltà di accertamento;
• udienza di comparizione predibattimentale: la riforma introduce tale tipologia di udienza nel procedimento davanti al Tribunale in composizione monocratica, che può anche concludersi con sentenza di non luogo a procedere.
• Giudizi di impugnazione: per i giudizi di appello e innanzi alla Corte di Cassazione, si assume quale regola generale la decisione in camera di consiglio, senza partecipazione delle parti.