La cancellazione dei debiti della famiglia sovraindebitata

La difficoltà ad adempiere alle obbligazioni produce spesso i suoi effetti più gravi nell’ambito del nucleo familiare, portando ad un’intera famiglia sovraindebitata costretta a fare i conti con l’insostenibilità degli impegni quotidiani.
Spesso nelle famiglie i debiti mostrano un’origine comune quale il mutuo per l’acquisto della casa coniugale, il finanziamento per l’acquisto dell’auto, la sottoscrizione di una garanzia rilasciata da uno dei coniugi a sostegno dell’attività imprenditoriale avviata dall’altro purtroppo in crisi, etc.
La connessione fra l’indebitamento di uno e l’altro membro della famiglia giustifica il concorso di tutti nella stessa procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento al fine di permettere all’intera famiglia sovraindebitata di esdebitarsi e ripartire economicamente da zero.

A tal fine, con la legge n. 176 del 2020 di conversione del c.d. Decreto Ristori (D.L. 137/2020) e successivamente con l’art. 66 del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è stata introdotta una specifica disciplina delle procedure “familiari” di composizione della crisi da sovraindebitamento.

L’art. 66 del Codice della Crisi afferma che: “I membri della stessa famiglia possono presentare un unico progetto di risoluzione della crisi da sovraindebitamento quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune”.

E’ importante sottolineare che oltre al coniuge si considerano membri della stessa famiglia i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo, nonchè le parti dell’unione civile e i conviventi di fatto di cui alla legge 20 maggio 2016, n.76.

Secondo il principio della responsabilità patrimoniale personale, le masse attive e passive di ciascun membro della famiglia rimangono distinte, il che evita che l’attivo patrimoniale o reddituale di uno dei familiari sia destinato al pagamento dei debiti degli altri.

L’ammissione dei membri del nucleo familiare sovraindebitati ad una delle procedure di sovraindebitamento garantisce l’esdebitazione degli stessi ossia la liberazione da tutti i debiti non soddisfatti. In caso di liquidazione controllata del patrimonio (ossia una delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento), per ottenere l’esdebitazione occorrerà anche che sussistano i requisiti previsti dall’art. 280 del Codice della Crisi (per la cui individuazione e analisi si rimanda all’articolo di approfondimento “Il sovraindebitamento nel nuovo Codice della Crisi” che potrai consultare cliccando qui).