
Indice
Introduzione
Se sei in difficoltà con i debiti e hai firmato insieme ad altri contratti di finanziamento o mutuo, probabilmente ti stai chiedendo: “Se accedo a una procedura di sovraindebitamento, cosa succede al garante? E al mio ex socio che ha firmato con me? Rischiano qualcosa anche loro?”.
La risposta è: dipende. Ma esistono regole chiare, e soprattutto soluzioni. In questo articolo facciamo luce su una delle questioni più delicate e comuni tra chi si rivolge allo Studio Legale Paganini Bellini: il destino dei coobbligati, dei fideiussori e degli avallanti quando parte una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Chi sono i coobbligati, garanti e fideiussori?
Prima di vedere cosa succede nella procedura, serve chiarire chi sono i soggetti coinvolti:
- Coobbligato: chi firma insieme al debitore principale un contratto di prestito, mutuo o altro debito. Ha le stesse obbligazioni.
- Fideiussore: chi garantisce l’adempimento del debito altrui, anche senza aver ricevuto nulla in cambio.
- Avallante: chi garantisce con la propria firma un titolo di credito (es. cambiale).
In tutti questi casi, il soggetto garantisce il pagamento del debito: se il debitore principale non paga, il creditore può agire anche nei confronti del coobbligato o del garante.
Cosa prevede la normativa sul sovraindebitamento
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. 14/2019) disciplina le procedure per le persone sovraindebitate. Quando si attiva una procedura (piano del consumatore, concordato minore, liquidazione controllata), il debitore viene sollevato dalle azioni esecutive.
Ma la sospensione degli atti esecutivi non si estende automaticamente ai coobbligati o ai garanti.
Art. 66, comma 4 del Codice della Crisi
“Gli effetti della procedura non si estendono ai coobbligati, ai fideiussori e agli obbligati in via di regresso, salvo quanto previsto nell’articolo 278”.
Ciò significa che se Tizio propone un piano del consumatore, ma il finanziamento è stato garantito da Caio come fideiussore, il creditore può agire nei confronti di Caio anche durante la procedura.

C’è qualche eccezione?
Sì. Esistono delle eccezioni e strategie per tutelare anche i coobbligati. Vediamole.
1. Il caso della procedura familiare
Se più membri della stessa famiglia sono coinvolti nei debiti (es. marito e moglie coobbligati sul mutuo), possono proporre una procedura unitaria ex art. 66 comma 2 CCII. In tal modo si propone un piano comune che coinvolge entrambi i soggetti.
2. La transazione con il creditore
Durante la procedura, si può proporre un accordo stragiudiziale al creditore che rinunci a colpire il coobbligato a fronte di un pagamento parziale o rateale nel piano. Questa tecnica è spesso utilizzata con successo, specie con banche e finanziarie.
3. L’esdebitazione estesa ex art. 278 CCII
Questa norma prevede che, in certi casi, l’effetto esdebitativo del piano possa estendersi anche ai coobbligati, quando si dimostra che la soddisfazione del creditore è stata sufficiente e questi ha aderito alla proposta. Serve però una valutazione caso per caso.
Cosa succede al garante se io vengo esdebitato?
Una volta conclusa la procedura con esdebitazione del debitore principale, i garanti restano comunque obbligati, salvo i casi sopra descritti. Quindi:
- Se hai una madre che ha firmato come garante per il tuo prestito, il creditore potrebbe agire nei suoi confronti.
- Se sei stato socio di una società e hai firmato cambiali o fideiussioni, potresti comunque rispondere anche se la procedura è chiusa con successo per il tuo ex socio.
Quali sono i rischi concreti?
I principali rischi per i coobbligati o garanti sono:
- Pignoramento dello stipendio o della pensione;
- Blocco del conto corrente;
- Segnalazione nelle banche dati come CRIF;
- Esclusione da nuove linee di credito;
- Rottura di rapporti familiari o tra ex soci.
Proprio per questo, è importante affrontare il problema con una visione complessiva. Il nostro studio aiuta a costruire strategie che tengano conto anche delle posizioni dei coobbligati.
Come possiamo aiutarti
Allo Studio Legale Paganini Bellini, quotidianamente assistiamo persone che si trovano in situazioni delicate, spesso in famiglia o con ex colleghi di lavoro. Il nostro obiettivo non è solo ottenere l’esdebitazione del cliente principale, ma anche limitare il danno per chi gli è vicino.
Analizziamo ogni caso con attenzione, proponendo: – procedura familiare congiunta; – coinvolgimento del coobbligato in fase di piano; – trattative con creditori per ridurre la responsabilità dei garanti; – valutazione della possibilità di estensione dell’esdebitazione.
Se vuoi approfondire come funziona una procedura di composizione della crisi, visita la pagina dedicata sul nostro sito:
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Conclusione
Se hai dei debiti, ma non sei l’unico ad aver firmato, è fondamentale agire in fretta e con l’aiuto di professionisti esperti. Le soluzioni ci sono, ma serve conoscere la legge e saperla applicare con strategia.
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